Nome scientifico:
Robinia
Famiglia:
Papilionaceae
Fiori:
Grappoli di fiori papilionacei, profumati
Frutti:
Baccelli marrone scuro
Foglie:
Verde chiaro. Formato da lunghe foglie composte da più piccole foglioline ovali
Fusto:
Spesso ramificato fin dalla base
Dimensioni:
Fino a 15-20 mt di altezza gli esemplari di Robinia pseudoacacia
Esposizione:
Sole
Terreno:
Fertili o poveri, molto ben drenati, anche sassosi
Irrigazione:
Non necessaria
Temperature:
Fino a -25 °C
Potatura:
Solo per eliminare rami rotti o danneggiati
Concimazione:
In primavera con concime organico per piante giovani
Descrizione:
Abbiamo importato le prime robinie per rinverdire velocemente le scarpate ferroviarie ed ora è una delle piante più diffuse in Italia, anche là dove non si vorrebbe ci fossero. I pregi di questi alberi stanno quindi nella velocità di crescita e diffusione, oltre che nella bontà del legno, adatto a molti usi ma soprattutto come combustibile.
Le Robinie hanno rami spinosi, il fogliame, verde chiaro è formato da lunghe foglie composte da più piccole foglioline ovali. La fioritura è sempre molto appariscente e profumata. Come per molte altre leguminose è formata da grappoli di fiori più piccoli papilionacei: bianchi o rosa a seconda della varietà.
Coltivazione:
Amanti del sole e dei terreni ben drenati, sopportano con caparbietà la siccità. Possono stare indifferentemente sia accanto all’acqua di un canale sia sulla sponda quasi verticale di una cava. Nei giardini si utilizzano le specie e varietà più ornamentali, anche con portamento molto compatto e globoso (da ombra) o fastigiato (da viale), con foglie gialle o fioritura particolarmente colorata (rosa intenso).
Tutte le Robinie sopportano con pazienza i danni delle intemperie o le potature vigorose e i tagli severi, ricacciando all’occorrenza nuovi getti quando la pianta sembrava ormai compromessa.