Leccinum vulpinum

Classe: Basidiomiceti Nome scientifico: Leccinum vulpinum Watling Sinonimo: Boletus vulpinus (Watling) Hlaváček

Caratteristiche morfologiche

Cappello: fino a 20 cm, da emisferico a convesso, regolare, asciutto in superficie; da leggermente vellutato a liscio opaco; da rosso mattone fino a brunastro rosso; cuticola debordante annessa, frangiata. Tubuli: grigiastro-chiari, poi grigio-bruni con sfumature bruno-rossicce, molto lunghi. Pori: bianco-grigi, brunastri da vecchi, piuttosto piccoli, rotondeggianti. Gambo: 7-13 x 2-4 cm, di media lunghezza, quasi cilindrico, attenuato in alto, alle volte anche piuttosto tozzo (relativamente al gruppo cui appartiene questa specie), ricoperto da piccole squamosità grigio-brunastro-nerastre; sul fondo quasi sempre con sfumature azzurro blu. Carne: biancastra con tendenza a virare lentamente verso il colore rosa rosso, specialmente nel gambo; inodore; sapore dolciastro. Spore: lisce, fusiformi, ellittiche, giallo-brunastre in massa.

Habitat

Fungo simbionte. Cresce in boschi di conifere o misti, associato al pino; alcuni autori differenziano la forma crescente in associazione con Picea abies, cui è stato attribuito il nome di Leccinum vulpinum f.ma piceinum.

Commestibile

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